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  1. **Nel 2024, il fotovoltaico italiano ha registrato una crescita straordinaria, con un incremento del 36% nella potenza installata nei primi dieci mesi dell’anno.**

    **La crescita**
    Secondo i dati forniti da Italia Solare, l’associazione delle imprese del fotovoltaico, la potenza fotovoltaica connessa in Italia è passata da 4,018 Gigawatt (GW) nel gennaio-ottobre 2023 a 5,481 GW nello stesso periodo del 2024, un aumento di oltre 1,4 GW. Un risultato che conferma il crescente ruolo dell’energia solare nel panorama energetico nazionale.

    Con un totale di 1.843.830 impianti fotovoltaici attivi in Italia al 31 ottobre 2024, per una potenza complessiva di 35,763 GW, il paese si conferma tra i principali protagonisti in Europa nella transizione verso le energie rinnovabili.

    **Costi ridotti**
    Un aspetto rilevante di questa crescita è la continua riduzione dei costi. Negli ultimi dieci anni, il prezzo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici è diminuito di ben il 90%, rendendo il fotovoltaico una delle fonti di energia più competitive sul mercato. A questo si aggiunge il progresso dei sistemi di accumulo, con i costi che si sono ridotti del 50% nel quinquennio 2018-2023. Questi sviluppi tecnologici, uniti alla crescita degli impianti, stanno rendendo l’energia solare sempre più accessibile ed efficiente.

    **Crisi energetica**
    Italia Solare ha anche sottolineato un altro dato significativo: nel biennio 2022-2023, l’Italia ha speso circa 100 miliardi di euro per affrontare le crisi energetiche, risorse che, secondo l’associazione, avrebbero potuto essere investite nello sviluppo delle infrastrutture per le energie rinnovabili.

    Un’opportunità persa, secondo Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, che ha dichiarato: “Questi numeri confermano il grande potenziale del fotovoltaico nel nostro Paese, ma c’è ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi climatici al 2030.”

  2. Se la smettessimo di fare NIMBY-ismo bipartisan, vedi la Todde in Sardegna, magari ci muoveremmo anche più in fretta.

    Anche a colpi di crescita del +50% annuo ci arriveremo al 2030 prima di avere metà del fabbisogno coperta dal fotovoltaico, senza pensare a rete e storage, bisogna fare ancora di più.

  3. Salategnohc16 on

    E sapete la cosa più bella del calo dei cost che c’è stato (90%)? Che nei prossimi 10 anni vedremo, un altro 80/90% per semplici motivi di produzione, idem per le batterie.

    Il futuro è rinnovabile non perché vogliamo essere abbracciatori di alberi, ma perché è economicamente folle non esserlo.

    E lo stesso sta accadendo nel settore automotive.

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