Fonte: IAEA-Kernreaktoren in der Welt 2021

In der letzten Zeit kam es wieder zu Gesprächen über Atomkraft, sowohl mit dem Vorschlag „Nuklear ja, bitte“ (https://www.azione.it/nucleare/), der sowohl dank der verschiedenen Erklärungen von Politikern das Quorum erreichte, um im Parlament zur Diskussion vorgeschlagen zu werden.

Es scheint, dass die Linie nuklear ist, ja, aber nur, wenn sie nicht existiert. In dem Sinne, dass sich die meisten Parteien für Mikroreaktoren aussprechen, die sich noch in der Versuchsphase befinden, oder sogar für die Kernfusion, die noch Jahrzehnte von ihrer kommerziellen Phase entfernt ist. Die häufigste Begründung ist, dass der Bau eines traditionellen Kraftwerks in Italien Jahrzehnte dauern würde.

In dieser Welle sinnloser Erklärungen stechen einige Personen hervor, die die derzeitige Kernenergie als einzige Lösung zur Erreichung der von der COP29 festgelegten Ziele verteidigen. Was denken Sie? Halten Sie die derzeitige Kernenergie für in naher Zukunft für erreichbar oder werden wir uns direkt auf Dyson-Kugeln verlassen?

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Von Sl3n_is_cool

25 Comments

  1. Sl3n_is_cool on

    Total generation (in 2021): 289.1 TWh

    Generation mix: natural gas 144 TWh (50%); hydro 47.5 TWh (16%); solar 25.0 TWh (9%); biofuels & waste 21.4 TWh (7%); wind 20.9 TWh (7%); coal 15.9 TWh (5%); oil 7.7 TWh (3%); geothermal 5.9 TWh (2%).

    Import/export balance: 42.8 TWh net import (46.6 TWh imports; 3.8 TWh exports)

    Total consumption: 292 TWh

    Per capita consumption: c. 4900 kWh

    Source: International Energy Agency and The World Bank. Data for year 2021.

    Italy relies heavily on imports and is the world’s second largest net importer of electricity. In 2021 imports of 46.6 TWh accounted for 16% of demand and were mostly from Switzerland and France. There is a 4 GWe link with Switzerland, and a 3 GWe link with France.

    Fonte: World Nuclear Association

    Nonostante si sia discusso più volte di rintrodurre il nucleare nel mix energetico italiano per soddisfare il Base Load, questa iniziativa è stata più volte bloccata (https://world-nuclear.org/information-library/country-profiles/countries-g-n/italy). Viene quindi naturale chiedersi, saremo per sempre dipendenti da altre nazioni per il fabbisogno energetico?

  2. Uhmmmmmmmmmmmmmmmm.

    Non so, 6 anni per fare una centrale nucleare moderna? In Italia?

    Avanzo qualche grosso dubbio.

  3. stercoraro6 on

    6 anni per costruire un reattore nucleare e 15 per avere il nullaosta dal comune /s

  4. Gladio_enjoyer on

    Indipendentemente dal nucleare sì/no, è incredibile l’incapacità della classe politica italiana riguardo a trovare e mettere in atto piani per abbassare il più possibile il costo dell’elettricità in un paese fortemente industrializzato.

  5. Sunnyboy_18 on

    Iniziamo a realizzare i depositi per le scorie, poi magari parliamo della costruzione delle centrali. In Italia, la patria dei NIMBY, sognare la realizzazione del nucleare è come credere nella rivoluzione comunista negli Stati Uniti.

  6. Haylight96 on

    La centrale a Trino vercellese e’ ancora su o e’ stata smantellata? E’ tempo di ritirarla sù.

  7. CapRichard on

    Ma se per questo non solo il nucleare è sì ma solo se non v’è, ma anche tutte le altre fonti energetiche.

  8. -CrazyRacoon on

    Il grafico mostrato é interessante ma non perfettamente a fuoco: ci vuole il tempo necessario a costruire “il primo” impianto in ogni paese. Inoltre il tempo di sistemare le leggi andrebbe parzialmente incluso. Comunque alternative plausibili al momento non ce ne sono, per quanto ne so

  9. Hanno incluso nel tempo medio reattori del 1960?
    Quando bastava una staccionata in legno come sicurezza?

    Iniziamo bene.

  10. Mollan8686 on

    {Media tempo costruzione reattore} != {media tempo necessaria dalla decisione di costruire all’effettiva posa della prima pietra}

  11. le skill le abbiamo, quello che ci fotte è la burocrazia e l’ignoranza della gente

  12. Cracker_AC on

    L’immobilismo della politica è la lungaggine peggiore da superare, ma è chiaro che fino a quando l’elettricità non comincerà ad arrivare alle prese di corrente a giorni alterni l’elettore medio non capirà mai per quale motivo un campo di pannelli fotovoltaici non fa lo stesso lavoro di una centrale nucleare di pari potenza nominale.
    Il problema è che quando questo succederà saremo comunque 6 anni in ritardo per fare qualcosa.

  13. Vorrei sapere quanti Milanesi sanno che, praticamente nel cuore della città, presso il Polimi, per decenni hanno avuto un reattore nucleare ( piccino ) funzionante.

  14. Questa statistica esclude i tempi di pianificazione, progettazione e approvazione, che nei paesi occidentali possono andare ben oltre i 6 anni. Quando si arriva a posare la prima pietra metà del lavoro è fatto.

    Realisticamente in Italia la timeline sarebbe:
    1. proposta di abrogazione della legge contro il nucleare
    2. referendum
    3. Istituzione di nuovi organi governativi per la gestione dell’energia nucleare
    3. selezione dei siti adeguati, studi di impatto ambientale, rischio idrogeologico e sismico, analisi costi/benefici
    4. ricorsi contro suddetti selezione e studi (in caso di successo torna al punto 3)
    5. gara di appalto
    6. ricorsi contro esito della gara (in caso di successo torna al punto 5)
    7. Inizio costruzione
    8. Costruzione sospesa per indagini di corruzione o infiltrazione mafiosa
    9. Costruzione sospesa per proteste
    10. Costruzione conclusa
    11. Inizio certificazione e commissionamento
    12. Rettifica dei problemi
    13. Attivazione sospesa per proteste
    14. Messa in funzione dell’impianto

    Questo senza considerare che nel mezzo c’è almeno una elezione e qualche cambio di governo che possono far venir meno la volontà politica.

  15. Dipende dall’expertise, la statistica vale poco. Mi sembra ovvio che per la prima centrale ci vorrà un tempo assurdo. Ovviamente dobbiamo iniziare a costruirla al più presto.

  16. Unhappy-Stranger-336 on

    Io sono a favore ma solo trovare il famigerato deposito doppiera watt bar-2

  17. StrongZeroSinger on

    bho io voglio essere ottimista, in 6 annetti significa anche un ciclo di laurea magistrale per chi appena uscito dal liceo può farsi un percorso di studi per lavorare in un campo specializzato RIMANENDO in italia e non dovendo emigrare.

    non possiamo continuare a fare da sussidio per i cervelli che poi vanno a versare i contributi di lavori specializzati (e quindi molto piu tassati) all’estero

  18. Lavoro in campo delle costruzioni industriali, 6 anni a mio avviso neanche nelle piu rosee aspettative.

    Con una centrale ci andrei in pensione probabilmente

  19. Independent-Gur9951 on

    La media sui tempi di costruzione andrebbe fatta sulla costruzione dei modelli attuali non su tutto lo storico altrimenti è un dato che vuol dire poco niente.

  20. taiottavios on

    se c’è un paese che può riuscire a fare la seconda Chernobyl quello è l’Italia

  21. hmnuhmnuhmnu on

    Rifate il grafico con solo le centrali costruite in europa, e negli ultimi 20-30 anni (o diciamo da quando costruiscono le centrali della stessa generazione che si vorrebbe costruire oggi). Così potrebbe dare un’idea.

    A metterci dentro tutto, il risultato dice niente.

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