Im Jahr 2023 begingen 39 % der italienischen Erwachsenen mindestens eine Piraterie, indem sie illegal Filme, Serien/Fiction, Programme oder Live-Sport genossen: 3 Prozentpunkte weniger als im Vorjahr. Insgesamt werden etwa 319 Millionen Pirateriefälle geschätzt, verglichen mit 345 Millionen im Jahr 2022. Piraten sind stärker unter den unter 35-Jährigen konzentriert, überwiegend berufstätig, haben ein höheres Bildungsniveau als die italienische Bevölkerung (22 % der Absolventen) und sind geografisch häufiger vertreten konzentriert sich auf den Süden des Landes und auf den Inseln

Die Tatsache, dass die Piraterie abnimmt, wundert mich, da die Abonnements immer teurer werden (9,99, dann 10,99, dann 12,99 usw.). Vielleicht gab es im Jahr 2022 bereits einen Anstieg, aber mit diesen steigenden Preisen und der geringeren Kaufkapazität glaube ich, dass die Piraterie in der italienischen Gesellschaft zunehmen wird.

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2024/06/24/pirateria-audiovisiva-persi-2-miliardi-euro-di-fatturato_00d124ad-31df-4bde-8a8e-bc3d856649ac.html

Von giuliomagnifico

9 Comments

  1. TheHooligan95 on

    La pirateria è diventata un qualcosa di accessibile solo a chi se ne intende. Inoltre sono diventate molto piú comuni ed affidabili le comunitá chiuse piuttosto che quelle “in chiaro”. I motori di ricerca gratuiti sono diventati completamente inutili.

    Non mi sorprende che in Italia la pirateria sia in calo… 

  2. fralbalbero on

    > Emerge dall’indagine sulla pirateria audiovisiva in Italia nel 2023 fatta da Ipsos per conto di Fapav-Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali

    Un po’ come ANCE che commissionava gli studi iper ottimistici sul superbonus? /s

  3. Pagavo prime video e guardavo le serie

    Hanno messo la pubblicità e aumentato i prezzi

    Non pago prime video e guardo ancora le serie

  4. La pirateria tenderà senpre a diminuire perché le nuove generazioni non sono capaci di accedervi.

    Inizierà ad aumentare quando comparirà una piattaforma che renderà facilmente fruibili i contenuti pirata ai giovini che ormai usano solo lo smartphone.

  5. Personalmente parlando, da quando ho uno stipendio non ho più piratato alcunché, né musica, né software, né trasmissioni.

    Se una cosa mi serve e me la posso permettere me la compro, altrimenti passo oltre.

    Sarei però felice se tutta questa energia nella caccia alle streghe venisse profusa nella caccia agli evasori fiscali.

    P.S.: la pirateria del calcio mi fa un baffo, fosse per me quei personaggi potrebbero chiedere l’elemosina in giro per le città che io non gli do nemmeno un euro, direttamente o indirettamente.

  6. SamsquanchOfficial on

    Step 1: inventa una somma di denaro immaginaria e chiamala guadagno perso
    Step 2: piangi, perchè il denaro immaginario è appunto immaginario

    Andate a fanculo voi che fate certi articoli con titoli di merda e sbagliati, fanculo ai politici che permettono a certi enti di sprecare tasse italiane per protegere corporazioni americane e fanculo a chi ancora crede che la pirateria sia il problema dei clienti criminali e non del servizio scadente.

    Io da giovane piratavo un sacco di giochi, senza pirateria semplicemente avrei giocato sempre agli stessi che già erano in mio possesso. Non è che dal nulla appaiono i soldi (forse dovevo provare lo step 1) per comprare i giochi… Ora peroʻ tanti di quei giochi li ho comprati, oppure mi hanno fatto conoscere una serie o un genere e ora ci spendo sold. Molto più effettivo di tutta quella spazzatura di pubblicità con cui ci assillano. Pubblicità che ironicamente va a costare più della somma citata nel titolo.

    Comunque si dovrebbero rivedere tutte le leggi su questioni tipo licensing, copyright e diritti del consumatore con beni digitali.

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