Erneutes Massaker am Arbeitsplatz: Fünf Arbeiter starben in Casteldaccia. „Durch Dämpfe getötet, hatten sie keine Masken“ – Nachrichten

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/05/06/unaltra-strage-sul-lavoro-cinque-operai-morti-a-casteldaccia.-deceduti-uno_c1b94498-3069-4d89-b40b-5439b7dba09e.html

Von asaggese

5 Comments

  1. Ho condiviso questa notizia perché ritengo che sia importante discutere e riflettere sulla sicurezza sul lavoro, un tema che spesso viene trascurato fino a quando non si verificano tragedie come quella riportata nell’articolo. Cinque operai hanno perso la vita, una perdita che avrebbe potuto essere evitata con adeguate misure di sicurezza.

    La sicurezza sul lavoro non dovrebbe essere un optional, ma un diritto fondamentale per ogni lavoratore. Eppure, continuano a verificarsi incidenti mortali sul lavoro. Questo ci porta a domandare: le leggi attuali sono sufficienti? Le aziende stanno facendo abbastanza per garantire la sicurezza dei loro dipendenti? E cosa possiamo fare noi, come società, per prevenire queste tragedie?

    Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni su questo argomento. Cosa pensate possa essere fatto per migliorare la sicurezza sul lavoro in Italia? Quali sono le vostre esperienze personali in merito?

    Ritengo che sia importante avere questa discussione, non solo per onorare coloro che hanno perso la vita, ma anche per cercare soluzioni che possano prevenire incidenti futuri. Aspetto con ansia di leggere le vostre riflessioni.

  2. LackApprehensive5805 on

    Avere strumenti di sostegno al reddito, come il reddito di cittadinanza, servirebbe ANCHE ad avere più libertà personale rispetto alla necessità di accettare, pur di avere soldi per vivere, condizioni di lavoro insicure. Non bastano le normative più strette e maggiori controlli: servono strumenti di sostegno al reddito per dare maggiore libertà rispetto al ricatto e alla necessità di dover lavorare “a tutti i costi”

  3. Penso che quello che manchi tanto sia un lavoro di sensibilizzazione, formazione e controllo, capita che vengano dati tutti gli strumenti per lavorare in sicurezza ma che i lavoratori decidano di fare di testa loro. Possibile non avessero in dotazione delle maschere? Io non ci credo. Così come in cantiere spesso non si usano i caschi di protezione, gli occhiali ecc.

  4. Abbiamo fatto un recente corso di sicurezza al lavoro e il tizio che spiegava ha fatto una domanda. “Qual’è il primo e più importante DPI (dispostivo di protenzione individuale)?”. Qualcuno ha detto “casco” qualcun’altro ha detto “tutti”. La risposta corretta? “Il vostro cervello”.

    Si, perché se l’azienda dà tutti i dpi necessari, fa seguire tutti i corsi di sicurezza e appendere tutti gli avvisi ovunque, se non accendiamo il cervello tutto questo servirà a ben poco.

    “Eh, ma cosi faccio prima” “Ma ormai sono abituato a fare cosi e non mi è mai successo niente”.

    Ora, prima che arrivi il genio a dirmi “Ma sei scemo, stai dando la colpa ai lavoratori?” No, la colpa e la responsabilità alla fine sono sempre dell’azienda/datore di lavoro, ma come si può far rispettare ogni singola regola, ogni singola disposizione e procedimento, senza togliere lo sguardo su ogni singola persona che lavora?

    Come si può essere sicuri che ogni singolo lavoratore segui alla perfezione tutto ciò che serve per non incorrere in incidenti?

  5. Shalashaska87B on

    In un TG dicevano che quelle persone non erano autorizzate/addette a entrare nei canali dove poi sono morti.

    È vero?

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