Nach einer Umfrage von Adecco kommt ein oft verschwiegenes Problem zum Vorschein, unter dem viele Arbeitnehmer leiden: die Angst, Urlaub zu beantragen.

Zitat aus dem Artikel:

Zu den Hauptursachen gehört für 28 % der Befragten die „Arbeitsbelastung“, gefolgt von der Möglichkeit eines negativen Urteils ihres Chefs, das 17 % der Arbeitnehmer davon abhält, freie Tage zu beantragen. Schließlich verzichten 13 % darauf, Urlaub zu beantragen, weil sie sich gegenüber ihren Kollegen schuldig fühlen.

Der erste Grund, die Arbeitsbelastung, ist meiner Meinung nach oft ein Symptom für die Unmöglichkeit, seine Aufgaben zu delegieren, weil es an Personal in der gleichen Rolle mangelt (z. B. Niemand ist unentbehrlich, aber fahren Sie nicht in den Urlaub, denn nur Sie können Ihre Aufgaben erledigen Arbeit) . Das zweite und das dritte werden stattdessen als Schuldgefühl eingeflößt, das auch als „Schuldgefühl“ bezeichnet wird "Loyalität gegenüber dem Unternehmen" Dies führt sehr häufig dazu, dass die Burnout-Symptome gar nicht erst erkannt werden oder dazu führt, dass Menschen an eine Rolle gefesselt werden, in der sie sich nicht wohlfühlen, bis hin zu einer psychischen Veränderung, um nicht resignieren zu müssen.

Was denken Sie? Haben Sie dieses Problem auch erlebt?

Link zum Artikel: https://www.adnkronos.com/lavoro/lavoro-ferie-richiesta-fonte-stress-per-italiani_6KdUtdu4aAUVFxkxjWeOkU#google_vignette

Secondo un sondaggio di Adecco il 58% dei lavoratori in Italia subisce vacation shaming
byu/kamir86 initaly



Von kamir86

4 Comments

  1. ExpandForMore on

    Colpa di intere generazioni tirate su convinte che le ferie fossero un privilegio.

    Ogni volta che sono a casa (anche banalmente in smart working) i miei genitori mi chiedono se non “stia tirando troppo la corda che poi la prendano male”.

    Fortunatamente gli ambienti di lavoro che ho frequentato hanno sempre visto le ferie come qualcosa di ovvio, e il lavoro da remoto come lavoro e basta. Però la vedi che c’è ancora questa mentalità in giro. Se non altro, almeno per quanto riguarda le ferie, ci sono leggi che obbligano i datori a farle fare, pena pesanti multe.

  2. Fare pippa davanti ai padroni su un DIRITTO è il risultato di un plagio ubiquo: il feticcio della produttività in un contesto lavorativo incerto aiuta chi comanda a tenere al guinzaglio chi lavora per sfruttarlo meglio, bene bene fino all’osso. Se mi sento dire “non siamo un’azienda, siamo una famiglia” io scappo, perché è SEMPRE un tentativo di manipolazione. Lo stesso dicasi per ogni stronzata aziendalista del genere (guardo voi, PNListi). Il vero motivo è che il profitto ha sempre la precedenza e noi siamo carne da usare, non “parte del team”. Siamo parte del team solo quando c’è da fare straordinari non pagati, mai quando c’è da ottenere un aumento.

    Il “carico di lavoro” è un problema dei manager: se non sono capaci di fare il lavoro con le risorse umane che hanno è un problema esclusivamente loro.

    Lo scoraggiamento del capo come sopra, pura manipolazione, da cui dipende anche il restante 13% – perché quale modo più efficace di tenerti al guinzaglio che convincerti che tu sia responsabile del benessere di tutti? Il senso di colpa è un ottimo strumento di controllo.

  3. Brutto a dirsi ma dipende molto di più da te che da altro. L’azienda è ovvio che se gli dai un dito ti prende il braccio, devi imparare a mettere paletti e modulare la cosa. Certo, quando inizi ad educare gli altri è dura, certo c’è chi romperà le palle o farà battutine, ma se l’alternativa è il burnout sti gran cazzi, no?

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