"Ich habe ein Rundschreiben unterzeichnet, das ab dem nächsten Schuljahr die Verwendung von Mobiltelefonen für jegliche Zwecke, auch für Bildungszwecke, verbietet, weil ich nicht glaube, dass guter Unterricht mit einem Mobiltelefon bis zur Mittelschule nicht möglich ist.

Damit ist natürlich nicht die Nutzung des Tablets oder Computers gemeint, die allerdings unter Anleitung des Lehrers genutzt werden muss".

Na ja… es kommt mir ein bisschen Blödsinn vor, es zu verbieten nützt wenig, man sollte den Leuten beibringen, es gut/bewusst zu nutzen.

Ich habe nicht wirklich verstanden, dass es „unter Anleitung des Lehrers“ verwendet werden kann. Was hält Valditara davon, jedem italienischen Schüler ein Schulhandy/-Tablet zur Verfügung zu stellen, damit er nicht sein persönliches Handy benutzt? Stellen Sie sich vor… und wenn sie kein Tablet/Handy haben, wie lernen sie es? Jeweils eine pro Klasse? Komm schon…

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/07/10/valditara-stop-a-cellulari-anche-per-scopo-didattico-_034c7065-46b6-4ad4-85b7-bdc383873513.html

Von giuliomagnifico

34 Comments

  1. Mah. Vedo i miei nipoti, praticamente passano ogni ora del tempo libero attaccati al cellulare, a vedere qualche minchiata assurda ( skibidi toilet, Me contro Te, qualche video colorato idiota, che a confronto i Teletubbies sono un’opera di Tolkien, ecc ).
    Alla loro età, finito Bim Bum Bam, disegnavo, uscivo a giocare con gli altri bambini ( si, a 7 anni potevo uscire ed andare al parco o all’oratorio, da solo ) costruivo stronzate coi lego o rubavo gli attrezzi a mio padre e mi mettevo a smontare cose ( r.i.p Bimby della mamma ).
    Una volta imparato a leggere, ho iniziato a fagocitare la sterminata collezione di fumetti di mio padre ( Topolini, Tex, Dylan Dog e tutti gli altri classici della Bonelli ). Ci mettevo giorni a finirne uno, ma almeno leggevo.

  2. > Mah… mi pare un po’ una cazzata, vietarlo serve a poco, dovrebbero insegnare ad usarlo bene/consapevolmente.

    Questo però richiede risorse, competenza e pazienza.

  3. OverpricedGPU on

    Vabbe tanto i porno sul tablet che gli da la scuola li riescono a vedere lo stesso se vogliono, o giocare ad 8 ball pool usando la squadra per prendere la mira

  4. Francescok on

    Materia un po’ controversa. Diciamo che tra la prima elementare e la terza media passa un abisso, sono comunque in linea generale d’accordo con la cosa.

    >dovrebbero insegnare ad usarlo bene/consapevolmente.

    Questa, perdonami, la trovo una cavolata. Devono essere i genitori ad insegnare ad usare lo strumento con consapevolezza. Inutile che la scuola insegni (che poi vorrei ben capire quale sia l’uso “consapevole” del telefono) se poi il genitore gli smolla il telefono 6 ore al giorno per farlo star buono.

  5. ExpandForMore on

    Avanti con le riforme a costo zero e grande consenso fra i boomer!
    A quando migliorare la didattica migliorando le classi? 
    Magari con sistemi di riscaldamento e soprattutto rifregerazione degni di un paese del g7? 

  6. Ilgiovineitaliano on

    L’abuso dei cellulari in generale è da contrastare.

    Quel che vorrei puntualizzare sono due cose:

    La prima è che il cellulare ha sostituito in tantissime famiglie l’educazione dato che i genitori anziché starci dietro li piazzano sulle minchiate perché non hanno voglia di crescerli, e questo è un dato di fatto

    La seconda è che l’abuso dei cellulari è molto, molto più grave nella fascia 40-70 che nei ragazzini di elementari e medie, e d’altro canto è il principale motivo per cui valditara e compagnia sono stati eletti quindi c’è interesse nel non affrontare il problema.

    In generale resta valido il discorso che, oggi e ancora una volta, si da ai ragazzini (anzi bambini dato che si parla persino di elementari) colpe che sono al 100% del genitore

  7. Mi tocca essere d’accordo con Valditara (i brividi a dire una cosa del genere).

    Per quanto mi riguarda, telefoni e tablet dovrebbero essere off-limits almeno fino alla terza media, telefoni in particolare.

    Lo dico perché vedo mia nipote che ha quell’età e che passa quasi tutto il suo tempo sul tablet, e lo dico pensando a come non mi sarei mai staccato dallo schermo se avessi avuto uno smartphone quando avevo quell’età. Già alle superiori i miei compagni passavano tutto il loro tempo a fancazzare sul telefono durante le lezioni.

    Se si riuscisse a ridurre l’uso dei telefoni almeno a scuola fino alle medie sarei solo contento.

    Poi, non dico nulla sull’implementazione perché sono consapevole del fatto che, circolare o meno, dipende sempre dai professori e dalla loro serietà e voglia di fare.

  8. sul fatto di usare questi strumenti in maniera più consapevole sono d’accordo però guardiamo in faccia la realtà. Ormai lo smartphone è progettato per farti deconcentrare, abissarti tra le ads e darti micro ricompense immediate, quindi l’opposto di ciò che dovrebbe trasmettere la scuola. Per quel che mi riguarda, a meno che non blocchino tramite un firewall scolastico il 90% di internet, allora si farebbe molta fatica a scontrarsi con un sistema pensato per farti distrarre.

    Poi tra l’altro quale sarebbe un utilizzo “istruttivo” del cellulare? Per leggere testi lunghi non va bene, per programmare non va bene, per farci ricerche sono meglio i pc, per vedere video lunghi non va bene.

    Sinceramente sono d’accordo con la proposta anche perché sono comunque esclusi tutti quei dispositivi che avvicinano i ragazzi alla tecnologia e all’informatica, ad esempio computer portatili.

  9. Gennaropacchiano on

    Valditara non mi piace, ma mi trovo d’accordo con lui qui, almeno per le elementari.

  10. Paularis-97 on

    Come al solito, quando si parla di scuola ci sono una serie di pensieri (da parte di studenti o freschi ex) quasi fuori dal mondo, semplicemente perché la scuola è un mondo a sé ed il contesto scolastico, per gli studenti, sembra un contesto pieno di costrizioni, restrizioni e distanza dalla loro volontà.

    Partiamo da un presupposto, che non è mai chiaro a chi ci sta dentro: la scuola insegna, ma non deve insegnare tutto. La scuola non deve insegnare come comportarsi, non deve insegnare l’educazione, non deve insegnare come si usa un cellulare. La scuola non è composta da recensori o da appassionati, bensì è composta da professionisti che insegnano ciò per cui uno ha studiato. Poi ci può essere il docente un po’ più aperto che decide di “prestarsi”, ma l’utilizzo generalistico dello smartphone non è un tema a cui la scuola si deve prestare, bensì i professori al massimo debbono insegnare ai bambini / ragazzi i software scolastici che devono utilizzare.

    Ciò che dice Valditara è abbastanza chiaro, ed emerge da un problema sempre più diffuso, data la diffusione capillare degli smartphone: vi era stata un’apertura agli smartphone personali da utilizzare anche per la didattica, da quel utilizzo (il dito) si è cominciato ad utilizzarli anche impropriamente (il braccio) creando non pochi problemi non solo ai docenti ma anche agli studenti stessi.
    Se i cellulari vengono utilizzati per schernire i compagni o peggio ancora i docenti (d’altronde i casi eclatanti ci sono e li conosciamo tutti), per cazzeggiare su tiktog o instagram mentre dovrebbero prendere appunti per i compiti da fare a casa, e questa problematica è reiterata e diffusa in tutta italia, è un problema e va gestito.

    La gestione non è “i docenti dovrebbero insegnare i ragazzi ad utilizzare gli smartphone”, perché ad un ragazzino quella cosa da un orecchio gli entra, da un orecchio gli esce.
    Lo smartphone, come diceva un mio vecchio docente, è un “arma di distrazione di massa”, soprattutto se usata impropriamente, e potete portarmi qualsiasi argomentazione contro, ma soprattutto a quella età rimane sempre un’arma di distrazione, possibilmente anche pericolosa.

    L’uso ad cazzum post scolastico a cui si riferisce OP in un altro commento è la classica arrampicata sugli specchi: non sarà un utilizzo “corretto” durante le ore scolastiche a portare i ragazzi ad utilizzarlo in maniera corretta anche post scuola, anzi il contrario.

    La scuola non può mettere una pezza a colori sulla mancanza di educazione. Può cercare di farlo, ma non potrà mai farlo al 100%, anche perché essere educati da dei maestri/professori nella maggior parte dei casi non è assolutamente una buona idea.

  11. Non so come funzioni ma da italocinese so che anche in Cina vietano lo smartphone nelle scuole, sennò i ragazzi stanno al cellulare invece che seguire la lezione.

  12. VeryCoolStuffHere on

    Quando andavo alle medie circa dieci anni fa già non si potevano portare gli smartphone, se ti beccavano lo sequestravano. Non vedo il senso di vietarlo a ricreazione (“per far interagire i ragazzi” non è una scusa, c’era gente che non si parlava anche quando erano vietati e non credo il numero cambierebbe più di tanto). Vietarlo durante le lezioni certamente, altrimenti cosa vai a scuola a fare.

  13. Ma menomale. Almeno passeranno qualche ora al giorno senza un telefonino a distrarli. Non vedo cosa ci sia di negativo in questo.

    Avranno comunque professori o maestri che gli spiegheranno che siti sia meglio usare o come comportarsi online, come si è sempre fatto negli ultimi anni.

  14. Fanno benissimo. I cellulari moderni sono una fonte inesauribile di distrazione e pur avendo a disposizione tutto supporto didattico a portata di mano sotto forma di app dentro il proprio smartphone c’è il grossissimo problema delle notifiche e delle altre app installate. Esistono funzionalità comode come la modalità Zen e simili ma richiedono auto controllo ed è impossibile da parte di un docente controllare continuamente che ogni alunno stia usando il cellulare per i giusti scopi. L’unica soluzione è una **separazione fisica** degli ambiti: tablet, computer, macchine da scrivere o telegrafi dedicati agli studenti che contengono solo il giusto necessario per l’attività didattica. E questo vale anche per le superiori. Avere un dispositivo grosso come un cellulare per la sola attività didattica mi pare ridicolo, quindi un po’ capisco la sparata di Valditara di “consentire i tablet ma non gli smartphone”

  15. Il problema non è lo smartphone in sé, i ragazzi delle elementari e delle medie sono nativi digitali e quindi fanno parte del loro mondo, sanno benissimo di cosa si tratta. Il problema sono le app, e il loro accesso.
    Lo smartphone nelle mani di un bambino di 7-8-9 anni è un oggetto pericolosissimo per loro stessi e per chi li circonda, occorre supervisione. Allo stesso modo per cui non facciamo guidare i minori, e tante altre cose sono vietate, deve esserci un età minima per l’utilizzo dello smartphone, a mio avviso è dai 16 anni, 14 se vogliamo essere più permissivi.
    Differente il discorso in classe, ci dovrebbero essere dei tablet istituzionali per ogni alunno, con le applicazioni necessarie di supporto all’ attività didattica.

  16. JackColon17 on

    Si potevano risparmiare l’inchiostro, tanto non verrà rispettata

  17. divxdivhate on

    Sono un po’ contrastato. Il fatto di vietare l’utilizzo a scuola anche per scopi didattici, significa che i ragazzini faranno un uso dell’oggetto esclusivamente ricreativo nella loro vita. Mostrargli le potenzialità educative dello strumento sarebbe invece utile per ampliarne l’uso che ne fanno. Non sono quindi sicuro che vietarlo in toto sia un bene.

  18. >Mah… mi pare un po’ una cazzata, vietarlo serve a poco

    “Serve a poco” nel senso che non cambierà la qualità della didattica in sé, ma il costo di questo divieto è di gran lunga inferiore alla sua utilità: il rapporto benefici/costi è quindi a favore del divieto a mio avviso. Il beneficio che ci vedo è che si riduce le opportunità di distrarsi usando qualcosa – come uno smartphone ad uso personale – che non mi sembra lontanamente pensato per l’apprendimento.

    Io inverto la domanda: quale è il beneficio di non vietare gli smartphone o altre strumentazioni personali che non ci azzeccano con l’apprendimento delle fondamenta?

    >dovrebbero insegnare ad usarlo bene/consapevolmente

    Alle elementari e medie direi che la priorità andrebbe a saper leggere, scrivere, e pensare criticamente. Queste ultime, tra l’altro, le considero propedeutiche per l’uso “consapevole” di uno smartphone, che per giunta verrà puntualmente usato all’esterno della scuola, a differenza di libri di testo o manuali o qualsiasi altro materiale pensato per l’apprendimento.

    Inoltre, “dovrebbero insegnare ad usarlo bene” dà per scontato avere risorse a sufficienza per permetterlo (incluso personale capace di fare un buon lavoro) mentre il divieto costa molto di meno e non fa alcun danno reale a mio avviso.

  19. AccurateOil1 on

    100% d’accordo. E lo dico da drogato di telefono, in quanto GenZ.

  20. numeroimportante on

    Ma scusate, non erano già vietati dai regolamenti dei singoli istituti?

    Insegnanti elementari/medie/superiori che ci dite?

    Per carità anche d’accordo ma mi sembra una di quelle mosse mediatiche a costo zero.

    Tanto scrivere una circolare ci pensa ~~il suo assistente~~ chatgpt, poi farla rispettare cazzi degli insegnati no?

  21. Bene bene. Ora mettiamo le scuole in sicurezza oppure abbiamo altre stronzate sulle quali legiferare?

  22. AbberageRedditor69 on

    Per me é ancora assurda (nel senso che é completamente l’opposto di quello a cui sono stato abituato, non che non abbia senso) l’idea che siano concessi i cellulari a scuola, e devo essere onesto non pensavo fossero concessi alle medie ma soprattutto elementari.

    Non so bene come funziona, ma ricordo quando ero a scuola, avrei trovato ogni metodo possibile per giocare di nascosto col cellulare o cazzeggiare su internet. O meglio, già lo facevamo quando il cellulare andava tenuto nascosto, figurarsi se fosse stato concesso utilizzarlo…

  23. > “Perché io non credo”

    Eccolo li il coglione che fa le cose come fosse a conversare al bar.

  24. VegetablePlastic9744 on

    Dicono una cosa del genere una volta l’anno prima del nuovo anno scolastico lol, buona fortuna

  25. AlexiusRex on

    Cosa buona e giusta, per una volta

    >dovrebbero insegnare ad usarlo bene/consapevolmente.

    ma proprio no, è la stessa logica per cui la scuola dovrebbe insegnare le competenze richieste in quel momento storico per il lavoro, così queste cambiano e tu sei rimasto al palo perché non sei in grado di aggiornarti e capire come farlo, la scuola deve insegnare ad usare lo strumento principale che abbiamo

    Sembra un ragionamento che si abbinerebbe perfettamente con quello di stamane per cui a 18 anni non sarebbe giusto diventare maggiorenni, ma servirebbero un paio d’anni affinché qualcuno spiegasse cosa vuol dire

  26. Aspetta, ci sono bambini delle elementari che usano il cellulare a scopo didattico?

  27. Per le elementari e medie mi pare tutto sommato sensato vietarlo (ma non lo era per altro già ora? Quando andavo a scuola io se ti beccavano te lo sequestravano e dovevi andarlo a ritirare dal preside, e ringrazia se non ti mettevano anche una nota). A costo di sembrare “vecchio” secondo me le nuove generazioni sono troppo dipendenti dalla tecnologia, se per quelle 5 ore al giorno che stanno a scuola fanno a meno di stare attaccati ad uno schermo, che ci stanno già il resto del tempo e si parlano, forse così male non fa.

    Anche fuori dalla scuola, nonostante lavoro nel mondo della tecnologia a mio figlio non so se darei il telefono in mano fino alle scuole medie.

  28. FastCardiologist6128 on

    I bambini sotto gli 11 anni non dovrebbero proprio toccare né telefoni né tablet

  29. Guilty_Difference_20 on

    Io sono d’accordo dopo aver sentito molte maestre che lamentavano il fatto che Duran le lezioni I ragazzi guardavano il cellulare senza seguire. Di genitori che difendevano i figli a prescindere ecc. Educare l’uso vuol dire dedicare del tempo, che secondo me ha senso, ma fuori dall’ora di ‘educazione al cellulare’ si deve seguire la lezione. Per l’uso del cellulare farei riferimento a quanto dicono i psichiatri, prendo il primo link che ho trovato
    https://www.ospedalebambinogesu.it/bambini-e-smartphone-96701/#:~:text=Effetti%20negativi%20sull'attenzione%3B,Diminuzione%20della%20capacit%C3%A0%20di%20autocontrollo.

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