Provokative Idee, aber nicht zu viel: Jeder im Supermarkt überprüft das Etikett, um sicherzustellen, dass die Tomaten „Made in Italy“ sind, weil sie besser sind und die Wirtschaft unterstützen. Bin ich dumm, wenn ich versucht bin, Tomaten „Made in Netherlands“ zu kaufen, weil mir eine etwas weniger schmackhafte Tomate, die noch niemanden umgebracht hat, kein Problem ist?

https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/06/19/news/bracciante_indiano_latina_braccio_morto_satnam_singh-423257791/?ref=RHLF-BG-P1-S1-T1

Von RoastedRhino

1 Comment

  1. RoastedRhino on

    Come ho scritto sopra, mi chiedo se a un certo punto la questione morale di comprare prodotti da una paese dove effettivamente viene utilizzata la schiavitú non dovrebbe dominare qualsiasi discussione sui sapori italiani e sul km zero.

    Letteralmente: esistono etichette per dirti che il prodotto è bio (con enti certificatori indipendenti), esistono certificati di provenienza protetta (con consorzi e enti statali a loro difesa), esiste la tracciabilita di ogni manzo da dove è nato a dove è stato macellato, ma non c’è un etichetta che dica “prodotto senza schiavi”.

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