6 Comments

  1. red_and_black_cat on

    L’evoluzione del settore auto, soprattutto in Cina, ha un deciso impatto sull’economia tedesca, la cui industria automobilistica è fortemente presente nel dragone e lì fa notevoli utili.

    Paradossalmente la velocità alla quale l’industria auto cinese sta evolvendo sta mettendo in crisi il modello produttivo tedesco e spiega la sua crisi attuale, che diventa crisi europea e italiana in particolare, vista l’importanza del cliente Germania per noi.

  2. SilverLakeOfTears on

    Traduzione di alcuni termini:

    – “la sfida cinese” = “gli speculatori hanno affossato il mercato italiano ed europeo”

    – “solo una politica industriale europea” = “quando Bruxelles decide, interi comparti italiani muoiono”

    – “negli anni ’70 lo shock dei prezzi bla bla bla” = “negli anni ’70 alla Volkswagen [smontarono una Fiat 128 per capire come fosse possibile costruire una macchina ben fatta](https://ruoteclassiche.quattroruote.it/fiat-128-auto-che-ispiro-la-golf/)”

  3. Pensate che sogno se tutte le forze produttive destinate alla produzione di automobili – che intasano ed imbruttiscono le strade dei centri cittadini, ingombrano e occupano spazi pubblici in ogni dove, e causano centinaia di morti ogni anno – venissero impiegate per treni, ferrovie, ed altre forme di trasporto pubblico – ecologiche, efficienti, e durature – a beneficio dell’intera società anziché di pochi privati.

  4. Iuxta_aequor on

    Il futuro è il potenziamento del trasporto pubblico e della micromotilità elettrica.

    Non c’è nessun bisogno di dover guidare un pachiderma di due tonnellate per spostare una o due persone da un quartiere cittadino a valle ad uno collinare.

    Esistono le microcar e le biciclette elettriche che purtroppo però non lustrano l’ ego di chi le guida.

  5. Malkariss888 on

    Semplicemente bisogna capire una cosa, ed una soltanto: l’auto elettrica conviene alla Cina.

    È una mossa commerciale voluta dalle loro lobby per permettere una crescita economica ulteriore e subitanea, in un momento di crisi.

    Finché chiudiamo occhi e orecchie e continuiamo a pensare che l’auto elettrica sia l’alternativa del futuro, non faremo mezzo passo avanti come Europa.

    Non abbiamo le terre rare, non abbiamo il materiale per le batterie, non abbiamo acciaio, non abbiamo più industrie, dobbiamo importare tutto dalla Cina.

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