Herzlichen Glückwunsch zum Jahrestag der Befreiung vom Nazifaschismus!

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Von DurangoGango

9 Comments

  1. DurangoGango on

    Il 19 aprile 1945, il CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia, dove l’Alta Italia era il nord Italia occupato dalle truppe tedesche e dai collaborazionisti repubblichini) decide di proclamare per il successivo 25 aprile l’insurrezione generale: le formazioni partigiane, i gruppi d’azione, i lavoratori e i cittadini comuni sarebbero stati invitati a insorgere, bloccare completamente la macchina economica e organizzativa, attaccare le guarnigioni nazifasciste e spingere al tracollo finale l’occupazione.

    Il 25 aprile Sandro Pertini, membro del CLN per il Partito Socialista, che sarebbe poi stato presidente della Repubblica, lesse per le frequenze di Radio Milano Liberata, una delle radio clandestine diffuse dalla Resistenza, il proclama “Arrendersi o perire!”, col quale il CLN ingiungeva a nazisti, fascisti e collaborazionisti a qualunque titolo la resa incondizionata:

    > Arrendersi o perire!

    > La battaglia finale contro la Germania hitleriana volge a passi rapidi e sicuri verso il trionfo definitivo delle potenze alleate dei popoli democratici. La cricca hitleriana e fascista sente venire la propria fine e vuol trascinare nella rovina estrema le ultime forze che le restano e, con esse, il popolo e la nazione. È una lotta inutile ormai per i nazifascisti, è un suicidio collettivo. Una sola via di scampo e di salvezza resta ancora a quanti hanno tradito la patria, servito i tedeschi, sostenuto il fascismo: abbassare le armi, consegnarle alle formazioni patriottiche, arrendersi al Comitato di liberazione nazionale.

    > Arrendersi o perire!

    > È l’intimazione che deve essere fatta a tutte le forze nazifasciste, a quelle tedesche come a quelle italiane, a quelle volontarie fasciste come a quelle coscritte del cosiddetto esercito repubblicano. Sia ben chiaro per tutti che chi non si arrende sarà sterminato. Sia ben chiaro per i componenti delle forze armate del cosiddetto governo fascista repubblicano che chi sarà colto con le armi in mano sarà fucilato. Solo chi abbandona oggi, subito, prima che sia troppo tardi, volontariamente, le file del tradimento, solo chi si arrende al Comitato di Liberazione Nazionale, consegna le armi – quante armi può – ai patrioti avrà salva la vita, se non si sarà macchiato personalmente di più gravi delitti. Il Comitato di Liberazione Nazionale e le formazioni armate del Corpo dei Volontari della Libertà non accettano e non accetteranno mai – in armonia con le decisioni dei capi responsabili delle Nazioni Unite – altra forma di resa dei nazifascisti che non sia la resa incondizionata. Che nessuno possa dire che, sull’orlo della tomba, non è stato avvertito e non gli è stata offerta un’estrema ed ultima via di salvezza.

    Tre giorni dopo, il 27 aprile, Mussolini viene scoperto mentre cerca di scappare in Svizzera, travestito da soldato semplice. Raggiunto dalla condanna a morte emanata dal CNL, viene fucilato il giorno dopo. Il 29 aprile le forze tedesche in Italia firmano la resa incondizionata, e con essa anche la resa delle forze repubbliche soggette al loro controllo, ponendo fine alla Seconda Guerra Mondiale e al regime nazifascista in Italia.

  2. CappellaScrepolata on

    Raga ma solo io preferisco lavorare durante feste? Tanto in giro c’è il delirio, piuttosto se ho bisogno di una pausa vado a fare qualcosa in un giorno normale quando tutti gli altri lavorano. Poi nessuno ti rompe il cazzo quindi si lavora pure meglio.

  3. Beh… ci hanno provato 😉

    P.S.: mi sa che tocca a noi rimboccarci le maniche e finire il loro lavoro.

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